Cusco - seconda parte
Ottava del Corpus Domini
Questa festa è stata introdotta dagli spagnoli e si ripete ogni anno sessanta giorni dopo la domenica di Pasqua. Si tratta di una festa che rappresenta una singolare unione di sacro e profano ed è sempre molto partecipata.
Tutte le statue, riccamente vestite ed ornate di pietre preziose, la mattina del Corpus Domini sfilano nella piazza e raggiungono la cattedrale dove sostano per tutta la settimana successiva. Nel frattempo le autorità delle quindici parrocchie titolari delle statue, discutono dei problemi locali.
Le piazze adiacenti e le vie della zona, per tutto il periodo, si trasformano in ristoranti all’aperto dove vengono serviti piatti tradizionali a base di cuy (porcellino d’india) e gallina bollita, accompagnati dalla chicha (bevanda tradizionale), birra e pane di mais.
Noi raggiungiamo la piazza mentre si svolge il rito del “saluto”. Ogni statua, montata su un palco portato a spalla da un folto gruppo di ragazzi e seguita da un grande corteo, quello della parrocchia alla quale appartiene, si avvicina al “Santo ospitante” per il saluto effettuato con una serie di inchini da statua a statua per poi allontanarsi con tutto il suo seguito così da consentire al prossimo santo di fare la stessa cosa.
Accanto ad ogni “portatore” ci sono ragazzini che imparano la difficile “arte”, così fra qualche anno potranno loro prendere quel posto. Ė una fatica immane perché il palco da portare è pesantissimo, ma il ruolo di portatore è assai ambito, come lo è quello del “maggiordomo” che sfila davanti ai suonatori ed a tutta la processione con tanto di divisa. Questa figura cambia ogni anno, il suo impegno è quello di provvedere a tutte le spese dell’organizzazione della festa per il suo rione; pare si debbano prenotare con anni di anticipo per la forte richiesta.
Assistiamo ai vari inchini che dureranno a lungo, certamente fino a sera perché tutti e quindici i santi, ciascuno con la propria processione, devono salutare il santo ospitante: San Pietro.
Plaza Regocijo ove a sede il palazzo Municipale