Buenos Aires, pronuncia spagnola [ˈbwenos ˈaiɾes]; nome completo: Ciudad del Espíritu Santo y Puerto de Nuestra Señora del Buen Ayre è la capitale e maggiore città dell'Argentina.
Soprannominata la Regina del Plata o La Parigi del Sudamerica, Buenos Aires è una delle più grandi metropoli sudamericane, la terza dell'America Latina, la seconda dell'emisfero australe dopo San Paolo e la 67ª città più popolata al mondo con i suoi 3.068.043 abitanti.
La capitale argentina, inoltre, è una delle poche municipalità a livello internazionale a possedere lo status di città autonoma.
La chiamano “La Encantadora”, l’incantatrice.
Suddivisa in 48 barrios (quartieri), è uno dei più importanti centri politici, culturali e finanziari dell'economia nazionale.
Nel 2018 la rivista Foreign Policy l'ha inserita alla 91ª posizione nella lista delle 100 città con la più alta qualità di vita, uno dei migliori piazzamenti in America Latina.
La città di Buenos Aires sorge sulle sponde del río de la Plata e del Riachuelo che confluisce nel rio de la Plata nel quartiere della Boca.
Buenos Aires si trova nella pampa.
Buenos Aires è associata a Mafalda, a Maradona e al tango, simboli per eccellenza della città
porteña:
basta una passeggiata per le strade del centro per rendersene conto.
Monumento a Don
Quijote
Plaza
de Mayo
Si chiama così in onore della Rivoluzione di maggio del 1810, che vide la città di Buenos Aires dichiarare la propria indipendenza dalla Spagna dando così vita alla Guerra di indipendenza argentina.
Al centro della Plaza de Mayo svetta la Piramide de Mayo, un obelisco eretto nel 1811 per celebrare il primo anniversario dell'indipendenza.
Il lato orientale della Plaza de Mayo è dominato da Casa Rosada. Edificio del XIX secolo sede del governo, dalle cui balconate coperte si affacciarono importanti leader politici per parlare alla nazione, come Juan ed Eva Perón. Di fronte al palazzo si erge una statua equestre del generale Manuel Belgrano, un importante leader militare a cui si deve la creazione della bandiera argentina.
Ė la sede centrale del potere esecutivo della Repubblica Argentina e un monumento nazionale. All'interno di essa hanno sede gli uffici del Presidente della Repubblica Argentina. Il nome gli
deriva dal caratteristico colore rosato ed è considerato uno dei palazzi più importanti di Buenos Aires.
Il Cabildo
Ė uno storico edificio pubblico di Buenos Aires.
Sorse in epoca coloniale, quando la città faceva parte dell'Impero spagnolo, come sede del locale ayuntamiento e, dal 1776, del governo del Vicereame del Río de la Plata.
La cattedrale metropolitana
Ė dedicata alla Santissima Trinità, è la chiesa madre dell'arcidiocesi di Buenos Aires. Sorge nel
barrio
San
Nicolás,
all'incrocio tra calle San
Martín
e
l'avenida
Rivadavia,
di fronte a
plaza
de Mayo. L'attuale cattedrale venne eretta a partire dal 1752, su progetto dell'architetto Antonio Masella, e aperta al culto il 25 marzo 1791.
L'interno della chiesa si presenta a pianta a croce
latina,
dotata di cinque navate, cappelle laterali, transetto e profondo coro rettangolare. All'incrocio tra la navata centrale e il transetto, sotto la cupola, si situa il presbiterio, al centro del
quale si trova l'altare maggiore, coperto da un rivestimento in argento. Alle spalle dell'altare, verso il fondo dell'abside, si incontra il
retablo
mayor,
un grande altare in legno dorato risalente alla fine del XVIII secolo. Al centro del
retablo
è collocata la statua dell'Immacolata Concezione, mentre sulla sommità si trova un gruppo scultoreo raffigurante la Santissima Trinità.
Tra le cappelle laterali è da menzionare la quarta a destra dall'ingresso, dove si trova il mausoleo di José de San Martín, un militare. l'Argentina lo onora come Padre della Patria e lo considera eroe nazionale.
Al mausoleo prestano la guardia gli stessi soldati che prestano servizio alla Casa Rosada.
Monumento Canto al Trabajo nel quartiere San Telmo
Bario
(quartiere) de la Boca
Deve il suo nome al fatto di sorgere all'imboccatura (boca) della confluenza del Riachuelo nel Río de la Plata.
Al tempo coloniale La Boca era una zona di grandi baracche per gli schiavi di colore ma, alla fine dell'Ottocento, fu popolata soprattutto da immigranti Genovesi che le hanno dato l'aspetto attuale.
Gli abitanti della Boca (e i tifosi della sua squadra di calcio) si definiscono ancora come Xeneizes, deformazione del termine eponimo Genovese, in lingua ligure Zeneize, che in una translitterazione argentino-castellana, al plurale, vale per Genovesi, lingua parlata inizialmente dalla popolazione della Boca la cui origine è prevalentemente di cittadini emigranti (o di origini) Genovesi.
Il "Caminito",
è una via con case colorate, dall'antica tradizione degli immigranti di dipingere con sgargianti pitture navali i frontoni delle casette; le case venivano dipinte con le rimanenze di vernice
usata per le chiatte da trasporto merci che transitavano nel
Riachuelo
e negli anni questo è diventato un motivo di attrazione per i turisti.
Siamo al quartiere moderno
Puerto Madero vediamo Il Rio della Plata
e sullo sfondo il
puerto
de Las
Mujeres.
Il puerto de Las Mujeres con il suo grande braccio che punta verso il cielo e la sua forma curva ricorda l' eleganza femminile. Questo ponte è stato inaugurato nel 2001. Rappresenta una coppia che balla il tango e dà alla città un volto completamente nuovo in onore delle donne.
Floralis
Generica Il
fiore meccanico
Ė il fiore più famoso di Buenos Aires. Si tratta di un fiore di acciaio inossidabile di più di 20 metri di altezza che domina la Piazza delle Nazioni Unite, conosciuta appunto con il nome
di
Plaza
de la
Flor
(Piazza del Fiore). Le sue forme geometriche emergono dal centro di una zona verde circondata da un bosco con sentieri sinuosi. Ė un fiore meccanico. I petali di questo fiore si aprono tutte le
mattine quando sorge il sole e si chiudono al tramonto. Secondo l’autore, Edoardo Catalano, questo movimento simbolizza la speranza che nasce e si rinnova tutti i giorni.
Chiesa della Madonna del Pilar nel quartiere la Recoleta
L'obelisco di Buenos Aires
Ė un monumento nazionale e sorge nella Plaza de la República.
Fu
costruito per festeggiare il quarto centenario della fondazione della città.
El
Ateneo
grand
Splendid
El Ateneo Grand Splendid è una libreria.
Ė situato sull'Avenida Santa Fe nel Barrio Norte.
Ė stato aperto come teatro nel 1919.
Verso la fine degli anni venti il teatro fu trasformato in un cinema.
L'edificio è stato successivamente ristrutturato e trasformato in un negozio di libri e
musica.
Teatro
Colon
La sua struttura magnifica, imponente ed elegante lo annovera fra i simboli di Buenos Aires.
I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1889 sotto la guida degli architetti italiani Francesco Tamburini e Vittorio Meano i quali, per motivi economici e per cause sconosciute, furono assassinati prima della conclusione dei lavori.
Il teatro fu inaugurato il 25 maggio 1908 con la rappresentazione dell’Aida ad opera di una straordinaria compagnia lirica italiana, diretta dal famoso compositore e direttore d’orchestra Luigi Mancinelli di Orvieto.
La raffinatezza esterna dell’edificio si può apprezzare già a notevole distanza, ma il suo interno è la massima espressione dell’eleganza che si possa ricercare in un palazzo di epoca recente.
I diversi architetti che hanno lavorato hanno centrato il loro disegno su vari stili. Conserva le caratteristiche generali del Rinascimento italiano combinato con la solidità germanica e le decorazioni di stile francese.
Il teatro ha 2.500 posti a sedere, ma può ospitare altre 500 persone in piedi.
Su questo palcoscenico si sono esibiti Riccardo Muti, Claudio Abbado, Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli e molti altri italiani.
Questa è brevemente la storia del teatro, ma l’esperienza di una visita guidata al suo interno è indimenticabile.
L’enorme hall è sormontata da una cupola con sorprendenti vetrate, la sala dei busti e il salone dorato sono di ispirazione francese in stile barocco, i lampadari sono di un’eleganza inaspettata, ma il momento magico è la visita all’impressionante sala dei concerti: la guida ci fa sostare davanti all’ingresso e ci invita a preparare i cellulari per usarli come torce perché entreremo al buio. Così avviene, ma, appena tutti abbiamo preso posto sulle morbide, eleganti poltrone rosse di un palco, improvvisamente si accendono le luci e mostrano l’enorme sala in tutta la sua meraviglia.
El
Ceibo,
l’albero nazionale Argentino. In
Italia
è
chiamato albero
di
corallo.
Il suo nome botanico è Erythrina crista-Galli.
El Ceibo o albero di Corallo con i suoi fiori rossi viene utilizzato anche in altri paesi del sud America come l'Uruguay per colorare i centri urbani delle città.
A
Los Angeles,
in
California, lo hanno eletto come albero urbano ufficiale della città.