L'epifania, per i cristiano ortodossi etiopi, viene celebrata per tre giorni il 18, 19 e 20 gennaio di ogni anno.
Nel pomeriggio del 18 gennaio, dalle tre chiese principali, partono le processioni con i Tabot (Arca dell'Alleanza).
Davanti vi sono ragazzi che con bastoni saltano, ballano, cantano al suono dei tamburi e dei sistri. Una folla vestita con lo schamma, specie di manto bianco, danza e canta, seguita dai sacerdoti coperti dai loro vivaci paramenti e protetti da ombrellini coloratissimi, il sacerdote più anziano porta il Tabot, coperto da un prezioso drappo. Quando le tre processioni si incontrano, raggiungono un posto isolato dove viene allestita una tenda per i Tabot che verranno vegliati per tutta la notte.
All'alba del giorno dopo c'è la funzione del ricordo del battesimo di Gesù (per la chiesa ortodossa copta, con l'Epifania si celebra il battesimo di Gesù), in un'area molto vasta con al centro una grande vasca.
E' presente a questa cerimonia moltissima gente: tanti tengono in mano una candela lunga e sottile che viene accesa all'arrivo dei sacerdoti.
Il celebrante sta davanti alla vasca del battesimo, circondato da tantissimi sacerdoti, fra canti, suoni e nenie.