Lunag Prabang - Tempio Wat Xieng Thong ossia il tempio della Città d’oro






Wat Xieng Thong ossia il Tempio della Città d’Oro si trova sulla punta del promontorio che digrada verso il fiume ed è tra i più interessanti di Luang Prabang. Risale alla metà del XVI secolo al tempo del regno di Setthathirat ed è uno dei pochi templi scampati alle razzie dei secoli successivi. Fino al 1975, anno dell'avvento del regime comunista, in questo tempio venivano incoronati i re del Laos.

 

Intorno all'edificio principale sorgono piccole cappelle le cui mura esterne sono riccamente scolpite o decorate con mosaici in vetro. Una di queste cappelle ospita le urne cinerarie degli ultimi sovrani del Laos. Un'altra cappella ospita il carro funebre su cui venivano trasportate in processione le ceneri dei sovrani. Il carro è ornato da sculture lignee raffiguranti i Naga (draghi).


La Casa del Carro

È detta anche Royal Funerary Chariot Hall.

 

Si trova in prossimità del margine orientale di Wat Xieng Thong e appena alla destra dell’entrata da Thanon Sakkarine. E’ stata costruita per ospitare e conservare la carrozza funebre del re Sisavang Vong che contiene anche altre reliquie religiose e cerimoniali. La costruzione fu iniziata nel 1962. Si tratta di una struttura relativamente alta con un doppio tetto nello stile Xieng Khuang (o Luang Prabang III). C’è una sola porta di entrata nella parte frontale dell’edificio, anche se le finestre della facciata sono della stessa dimensione e forma della porta di ingresso.



La struttura dell’edificio è in cemento armato. È solo sul lato interno che tale materiale è visibile. La facciata e le pareti laterali esterne sono rivestite con pannelli in legno di teak scolpiti e dorati. I pannelli raccontano la versione Lao del Ramayana, il Pha Pha Lak Lam. Si possono seguire gli episodi di Rama, Hanuman, il giudizio di Sita, Ravana, e Indra nella forma del cervo d’oro.



Questa carrozza reale dorata in legno, alta quasi 12 metri, è posizionata vicino alla porta di entrata su un camion a sei ruote.

Il carro funebre è stato utilizzato per trasportare le spoglie di Re Sisavang Vong al vicino Wat That Luang per la sua cremazione nel mese di aprile del 1961.

 

Finemente decorata, è dominato sulla prua da sette naga con le fauci spalancate e zanne prominenti e al centro da un elaborato baldacchino rosso sostenuto da colonne dorato e decorate.



La Cappella del Buddha in piedi

La Cappella del Buddha in piedi si trova a sud della pagoda.

Meravigliosi i dettagli nel lavoro del mosaicista, soprattutto nei frontoni alle due estremità e nel “dok so fa” a forma di pagoda al centro della trave di colmo.

Anche se ha un unico tetto, le linee di decorazione e quattro “fa cho” in alto suggeriscono l’immagine di un doppio tetto.

 

La cappella è degli inizi del 20° secolo, ma potrebbe anche risalire ad un periodo precedente. L’interno è dominato da un moderno ed  imponente Buddha in bronzo dorato, dono del re di Thailandia al re Sisavang Vong. Le pareti interne sono di colore rosso con stencil dorati.



La Pagoda

La pagoda è quella che spicca maggiormente grazie agli esterni e agli interni stupendamente decorati. La facciata del portico è in legno dorato, con una combinazione complessa di marrone, nero e oro, utilizzati nei disegni stencil a rappresentare motivi floreali e ruote del Dharma.

Il tetto del portico è sostenuto da colonne laccate nere con stencil dorati. Gli stencil sulla facciata raccontano scene della Jataka. La porta dell’ingresso principale, con i relativi architrave e stipiti, è molto elaborata e l’insieme quasi raggiunge il tetto interno del portico.

Le pareti esterne laterali sono laccate in nero con stencil dorati raffiguranti temi simili a quelli della parete frontale mentre sul retro della pagoda c’è un grande mosaico che rappresenta l’albero della vita.

Gli eleganti tetti, molto spioventi, sono sormontati da un Dok So Faa a diciassette elementi.



Gli otto massicci pilastri di legno interni che costituiscono il principale sostegno della struttura del tetto sono di colore marrone con delicati stencil dorati. Muri, pilastri, travi, soffitto e finestre sono laccati in nero o rosso, decorati sempre in modo elegante e con grande precisione con stencil dorati. La grande statua centrale del Buddha si trova di fronte a un muro finemente decorato, circondata da un gran numero di altre statue più piccole e altri oggetti di venerazione.





La Torre del Tamburo

Questa è una caratteristica importante di molti templi buddisti nel Laos e in tutta l’Asia.

 

Serve a diversi di scopi, il più importante dei quali è la chiamata dei monaci e dei fedeli alla preghiera (mattina presto e nel tardo pomeriggio) ed è suonato anche per cerimonie e per altre occasioni speciali.


Ricovero della barca

Il Riparo della Barca si trova all’interno del monastero verso il lato ovest dell’entrata dal fiume. Anche se la struttura è solo un semplice capannone aperto, le due barche artigianali, qui ospitate, simboleggiano una parte importante della cultura laotiana. Le barche di Wat Xieng Thong sono valorizzate anche per l’importanza storica di questo monastero. Sono decorate con stencil dorati su lacca nera.






l’albero della vita


Il Dok So Faa a diciassette elementi



Padiglione del Buddha seduto

Nei monasteri i padiglioni possono servire a molti scopi. Molti hanno funzioni utilitaristiche: come luoghi per mangiare o socializzare o come riparo dal sole tropicale o dalle piogge torrenziali. Altri servono per scopi religiosi: a volte proteggono il tamburo del monastero, spesso ospitano una statua del Buddha.

 

l Padiglione del Buddha seduto è una costruzione moderna ed è stato recentemente ristrutturato. Si armonizza bene con il resto del complesso del monastero. Il tetto a doppia livello è sostenuto da quattro colonne quadrate decorate con stencil e con supporti a forma di naga. La statua seduta a grandezza naturale si trova nella postura Bhumisparsha (toccare la terra).



Biblioteca Tripitaka

La Biblioteca Tripitaka è uno dei nomi dati a questa piccola cappella situata immediatamente dietro la pagoda. Storicamente è servita per conservare i Tripitaka, i “tre canestri”, le sacre scritture del canone buddista Theravada.

Oltre alle Scritture, l’edificio ospita alcune importanti statue dorate del Buddha. L’esterno è simile a quella della Cappella Rossa, parete in stucco rosso/rosa con mosaici in vetro dai colori vivaci.

 

C’è un tetto a due livelli con un tetto perimetrale più basso sostenuto da sedici supporti dorati molto elaborati e al disopra un tetto a capanna con sculture di legno dorate in rilievo sui  timpani a est e ovest.



La Cappella Rossa o la Cappella del Buddha sdraiato, è uno degli edifici più fotogenici e importanti di Wat Xieng Thong. L’esterno è rivestito con uno stucco rosso, talvolta tendente al rosa, intarsiato con mosaici in vetro dai colori vivaci che illustrano sia attività religiose che la vita Lao di tutti i giorni.

Ha un tetto a tre livelli con diciotto supporti a forma di naga che sostengono il tetto più basso, e quattro delicati terminali ornamentali, alle estremità dei due tetti superiori.
Il Buddha disteso, in bronzo, lungo circa due metri, è una delle statue buddiste Lao più preziose. E’ modellato nello stile classico Lao e rivestito di vesti fluenti.

Il Buddha è sdraiata sul fianco destro e con la mano destra sostiene la testa.

L’iscrizione sulla sua base indica che è stato realizzato nel 1569 su ordine del re Sai Setthathirat.

 

L’interno della cappella è decorata con stencil d’oro su pareti rosse o nere, ci sono inoltre numerosi piccoli Buddha d’oro attaccati alle pareti.


I mosaici sono stati aggiunti durante il grande restauro della cappella nel 1957, per commemorare il 2500° anniversario della morte e il raggiungimento del nirvana del Buddha. La data originale della costruzione della cappella è incerta, mentre l’importante scultura del Buddha risale al 16 ° secolo.

 

I mosaici esterni affascinanti, degni di nota e in stile molto semplice descrivono una varietà di scene di vita quotidiana di un villaggio Lao: alberi, barche, carri, elefanti, case, scene di caccia e pesca, scene di lavoro e di gioco, così come le scene religiose presenti nelle parti più alte delle pareti.