Palazzo Ducale - prima parte
Il Palazzo Ducale di Mantova
è uno dei complessi architettonici più importanti e imponenti della città, nonché una delle residenze più rappresentative della famiglia Gonzaga, che governò Mantova dal XIV al XVII secolo. Situato nel cuore del centro storico, il palazzo è una fusione di diversi stili architettonici, che vanno dal gotico al rinascimentale, fino al barocco, a causa delle numerose trasformazioni e ampliamenti effettuati nel corso dei secoli.
Il Palazzo Ducale si estende su un’ampia area e comprende numerosi edifici, cortili e giardini, tutti legati alla residenza dei Gonzaga. La sua costruzione iniziò alla fine del XIV secolo con Lodovico II Gonzaga, ma l’architetto Bartolomeo Azzolino e altri progettisti hanno contribuito al suo sviluppo fino alla fine del Rinascimento.
All’interno, il palazzo ospita numerosi ambienti che erano utilizzati per la vita quotidiana della corte e per cerimonie ufficiali. Tra le stanze più celebri c’è la Camera degli Sposi, affrescata dal pittore Andrea Mantegna. Questi affreschi, che decorano il soffitto e le pareti della stanza, sono tra le opere più celebri del Rinascimento italiano, rappresentando la corte dei Gonzaga in scene di vita quotidiana e celebrazioni di corte.
Altre stanze degne di nota sono la Sala degli Stucchi, la Sala dei Capitani e il Cortile della Cavallerizza, oltre a una serie di saloni e stanze decorate con affreschi, arazzi e opere d’arte che testimoniano la grandiosità della corte mantovana.
Un aspetto affascinante del Palazzo Ducale è il suo legame con i giardini, come il Giardino dei Giusti e il Giardino del Principe, che offrono uno scorcio sul lusso e la bellezza che caratterizzavano la vita della famiglia Gonzaga.
Oggi il Palazzo Ducale è un importante museo, visitabile da turisti e appassionati di storia e arte, e offre una panoramica unica sulla storia della famiglia Gonzaga e sulla cultura rinascimentale italiana.
Ingresso
Siamo nella piazza del Castello di San Giorgio
L’ingresso al Castello di San Giorgio
Qui si vede la torre del Castello e il campanile della chiesa di Santa Barbara.
Tramite la Scala dei Cavalli si sale al piano nobile
La scala è a forma elicoidale con le pareti dipinte a finto marmo,
Camera degli Sposi chiamata nelle cronache antiche Camera picta
La Camera degli Sposi, nota anche come Camera Picta, è una delle stanze più celebri del Palazzo Ducale di Mantova, situata nel Castello di San Giorgio. Questa sala è famosa per gli affreschi illusionistici realizzati da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474, che decorano interamente le pareti e il soffitto.
La decorazione della Camera degli Sposi è un capolavoro di prospettiva e tecnica pittorica, che trasforma la stanza in un ambiente che sembra estendersi oltre i suoi confini fisici. Il soffitto presenta un oculo che si apre su un cielo azzurro, con figure di putti che sembrano fluttuare sopra gli spettatori, creando un effetto di profondità straordinario.
Tra le scene più notevoli vi è il “Meeting scene” sulla parete ovest, che ritrae Ludovico III Gonzaga in conversazione con il figlio Francesco, recentemente nominato cardinale, e altri membri della corte, tra cui l’imperatore Federico III e il re di Danimarca, Christian I. Questa scena, pur essendo un’idealizzazione, riflette le ambizioni politiche della famiglia Gonzaga.
Collezione Romano Freddi
Matrimonio mistico di S-. Caterina d’Alessandria (1330)
Madonna col Bambino in trono con angeli e i Santi Giovanni Battista e Antonio Abate - Lorenzo Bicci - 1390/1400
Angelo adorante o Annunciazione – attribuito a Allegretto Nuzi - 1350
Crocefisso con Angeli – 1315/1320
Sala di Mezzo
Santa Maria Maddalena ed Edvige – Santi Giuda, Taddeo e Tommaso – i due quadri sono del Maestro di Trebon – 1390/1400
Madonna col Bambino in trono e quattro angeli – Guidaccio Cozzarelli - 1486
Ritratti di Luigi e Francesco Gonzaga – 1550/1580 - bottega Fermo Ghisoni
Ritratti del Cardinale Francesco Gonzaga e di un Gonzaga della linea Nobili – 1550/1580 – bottega di Fermo Ghisoni
Ritratto di Vincenzo I Gonzaga
Copia da Frans Pourbus - 1600/1620
Parabola del Tesoro nascosto – Domenico Fetti – 1619/1621
Ritratto di Francesco IV Gonzaga – facente parte della Pala della Trinità – Pieter Paul Rubens
Ritratto di Margherita Gonzaga d’Este - pittore mantovano - 1580
Ritratto di Margherita Gonzaga d’Este – Frans Pourbus il Giovani – 1604/1605
Sala delle Cappe
Giove, Nettuno e Plutone si spartiscono i tre regni – Luca da Faenza su disegno di Giulio Romano – 1536/1538
Cristo alla Colonna – 1520 - pittore ignoto
Accesso alla grotta
Si discende tramite la Scala dei Cavalli al piano terra del Castello di S. Giorgio.
Cortile interno del Castello
Scalone di Enea che porta alla Corte Nuova
Poiché non è possibile accedere alla Corte Nuova, perché chiusa, ci spostiamo alla Corte Vecchia. Trattasi del nucleo più antico: abitato prima dai Bonacolsi e dal 1328 dalla famiglia Gonzaga che ne fa la propria residenza sino al 1459, quando il marchese Ludovico Gonzaga si trasferisce al Castello di San Giorgio.
Sala del Morone o dei Sette Scalini
La sala prende il nome da una tela di Domenico Morone (1494).Nel quadro viene raffigurata La Cacciata dei Bonacolsi da parte dei Gonzaga, dipinta per il marchese Francesco II Gonzaga per celebrare le imprese militari della casata.
Appartamento di Guastalla
Questo comprende: La Sala dei Principi o del Pisanello, la Sala dei Papi, le sue salette dell’Alcova, la Galleria nuova.
Il nome di questo appartamento lo si deve all’ultima duchessa di Mantova, Anna Elisabetta di Guastalla, moglie di Ferdinando Carlo Gonzaga, che qui vi dimorò tra il 1671 e il 1703.
Prima Stanza
Fregio (motivo pittorico lineare decorativo) con i ritratti dei Gonzaga.
Sala del Pisanello
Madonna col Bambino tra le Sante Caterina e Maddalena (1520/1525 Bartolomeo Fancelli)
Compianto sul Cristo morto (1540 attr.Giulio Romano - firma di Leonbruno e ritratto dell'artista)
Madonna col Bambino, S.Giovanni Battista e un Santo Papa (1510 Girolamo da Carpi)