Sabbioneta

 

 Sabbioneta è collocata al centro della pianura Padana tra la sponda sinistra del Po ed il basso corso dell’Oglio. Conosciuta per la sua architettura rinascimentale ben conservata. Fu fondata nel XVI secolo da Vespasiano Gonzaga, che intendeva creare una città ideale rinascimentale.

 

Un tempo occupava una posizione di grande valore strategico;   controllava  infatti un’importante via di scambio che metteva in comunicazione la piana bresciana con Casalmaggiore e Brescello, centri di traffico fluviale del medio corso del Po. Come piccolo stato indipendente, Sabbioneta ebbe, senza dubbio, grande rilevanza nel delicato gioco degli equilibri politici tra gli stati regionali padani. Ducato autonomo dal 1577 confinava ad ovest con il Po, con il Ducato di Parma e Piacenza governato dai Farnese, infine a nord-est con il più antico Ducato di Mantova retto dai Gonzaga.

 

La città è spesso definita come una “città perfetta” del Rinascimento, grazie al suo piano urbanistico, che include piazze maestose, palazzi e una disposizione regolare delle strade.

Il piano urbanistico di Sabbioneta riflette gli ideali rinascimentali, focalizzandosi sulla simmetria, la proporzione e l’integrazione dell’architettura con il paesaggio circostante. Nel 2008, è stata iscritta nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, insieme alla vicina Mantova, per l’eccezionale conservazione del suo design urbano rinascimentale. 



Chiesa dell’Incoronata e Mausoleo di Vespasiano Gonzaga


Piazza Ducale

La Piazza Ducale di Sabbioneta è una delle piazze più emblematiche della città e uno dei suoi principali luoghi di interesse storico e architettonico. È situata nel cuore del centro storico e rappresenta il fulcro del piano urbanistico concepito da Vespasiano Gonzaga, il fondatore di Sabbioneta, che volle creare una città modello nel Rinascimento.

Questa fu progettata secondo i principi del Rinascimento, con un’attenzione particolare alla simmetria e all’armonia. Ha una forma rettangolare e si inserisce in un piano urbanistico preciso, che riflette l’ideale rinascimentale di ordine e proporzione. La piazza è delimitata da portici eleganti e da edifici pubblici e privati che ne esaltano la bellezza.

Sulla piazza si affaccia il Palazzo Ducale, la residenza ufficiale dei Gonzaga e sede del potere politico. La facciata del palazzo è una delle principali attrazioni della piazza e costituisce un punto focale per la vista complessiva della piazza stessa.

La piazza è circondata da portici che conferiscono un senso di continuità e protezione. I portici sono una caratteristica tipica delle piazze rinascimentali e servivano sia come spazio di passeggio che come luogo per il commercio e l’incontro. In passato, ospitavano attività commerciali e botteghe.

Nella zona della piazza, vicino al Palazzo Ducale, si trova il Teatro all’Antica, uno degli edifici più significativi di Sabbioneta. Progettato dall’architetto Vincenzo Scamozzi, è uno dei teatri rinascimentali meglio conservati e una testimonianza della vivacità culturale della corte dei Gonzaga.

La Piazza Ducale era anche il luogo dove si svolgevano eventi pubblici, cerimonie e attività sociali, simbolizzando il potere e la grandezza della famiglia Gonzaga. Ancora oggi, la piazza mantiene una forte connotazione simbolica e rappresenta uno degli spazi più importanti della città.

Questa piazza è uno degli spazi più rappresentativi di Sabbioneta, un luogo che racchiude in sé l’essenza del Rinascimento e il progetto urbanistico voluto da Vespasiano Gonzaga. Con il suo equilibrio architettonico e la sua centralità nella città, la piazza continua a essere un punto di riferimento storico e culturale per chi visita Sabbioneta.

 


Palazzo Ducale

Il Palazzo Ducale di Sabbioneta è uno degli edifici più importanti e rappresentativi della città, simbolo del potere e della raffinatezza della famiglia Gonzaga. Fu costruito a partire dal 1556 per volere di Vespasiano Gonzaga, il fondatore di Sabbioneta, come residenza ufficiale del duca e come centro politico e amministrativo della sua corte. Il palazzo è un perfetto esempio di architettura rinascimentale e riflette i principi di simmetria, ordine e armonia che caratterizzano il progetto urbanistico dell’intera città. Questi ha una pianta quadrata, con un cortile centrale circondato da edifici simmetrici, che rispecchia il concetto rinascimentale di proporzione e ordine. L’edificio fu progettato per essere sia una residenza privata che una sede di governo, con ampie sale, stanze riccamente decorate e spazi dedicati alla corte e agli incontri ufficiali. La facciata del Palazzo Ducale è caratterizzata da un’elegante architettura, con colonne doriche e finestre incorniciate. All’interno, il palazzo presenta decorazioni di grande valore artistico, tra cui affreschi e dipinti che celebrano la famiglia Gonzaga e il loro dominio. Tra le stanze più notevoli del palazzo ci sono i saloni affrescati, tra cui il Salone d’Onore, che ospitava eventi ufficiali e feste di corte. Il palazzo include anche la Galleria degli Antichi, una delle prime gallerie d’arte in Italia, in cui Vespasiano onzaga raccolse opere antiche e classiche, in sintonia con il gusto del Rinascimento per la riscoperta della cultura greco-romana. Oltre ad essere una residenza ducale, il Palazzo Ducale di Sabbioneta aveva anche una forte valenza simbolica. Il palazzo rappresentava il potere politico e culturale di Vespasiano Gonzaga e della sua famiglia, un elemento fondamentale nella costruzione dell’immagine della città come modello di ordine e bellezza rinascimentale.


Piazza Ducale

 

 

 



Museo della Chiesa


Piazza Ducale



Palazzo Giardino e Galleria degli antichi

Il Palazzo Giardino e la Galleria degli Antichi sono due dei luoghi più significativi di Sabbioneta, che riflettono la ricchezza culturale e artistica della città.

Il Palazzo Giardino fu costruito a partire dal 1556 per volere di Vespasiano Gonzaga, il fondatore della città, come residenza nobiliare. Il palazzo è caratterizzato da un ampio giardino, che era una delle sue principali attrattive, e da una struttura imponente che si inserisce perfettamente nel piano urbanistico di Sabbioneta. Il palazzo, che un tempo ospitava la corte dei Gonzaga, oggi può essere visitato, offrendo uno spunto per riflettere sulla magnificenza della vita alla corte rinascimentale.

La parte del palazzo che maggiormente colpisce è il giardino, che all’epoca era un luogo di svago e rappresentava il perfetto equilibrio tra natura e architettura. Il palazzo si distingue per il suo design rinascimentale, con elementi decorativi che riflettono le ideologie estetiche del periodo.

La Galleria degli Antichi è una delle attrazioni più straordinarie di Sabbioneta. Si trova all’interno del Palazzo Ducale ed è una delle prime gallerie private in Italia, aperta dal duca Vespasiano per esporre una serie di opere d’arte classiche e antiche. La galleria ospita una collezione di dipinti, sculture e oggetti che celebrano l’antichità e la cultura classica, in linea con l’ideale rinascimentale di riscoperta della cultura greco-romana.

Le opere esposte nella galleria, insieme alla sua struttura, testimoniano l’interesse di Vespasiano Gonzaga per l’arte e la cultura antica, che era molto in voga durante il Rinascimento. La galleria è un esempio del mecenatismo rinascimentale e della passione per la cultura classica che caratterizzava l’elite dell’epoca.

 

Il Palazzo Giardino e la Galleria degli Antichi sono due esempi significativi dell’impegno dei Gonzaga nel promuovere la bellezza e la cultura, lasciando un’eredità che oggi i visitatori possono apprezzare durante la loro visita a Sabbioneta.


Colonna di Minerva

La colonna Minerva, che si trova al centro della Piazza d’Armi di fronte alla Galleria degli antichi fino al 1932si trovava all’incrocio tra l’antica via Giulia e l’odierna via Dondi. In questo punto si intersecano l’area privata  del duca costituita dal complesso Rocca/Palazzo del Giardino/Galleria e quella residenziale dei cittadini. Il fusto scanalato in marmo di botticino, realizzato nelle cave del bresciano intorno 1583, fu munito nel 1584  di una base  e un capitello bronzei fusi da Andrea Cavalli,,  scultore al servizio del duca. La statua di epoca andrianea o antonina,, costituisce un pregevole pezzo archeologico acquistato sul mercato dell’antiquario dal duca e fortunatamente non trasferito a Mantova durante la confisca del 1773.




Cinta muraria

Le fortificazioni furono realizzate in tre fasi successive: la prima compresa fra il 1556 e il 1567, la seconda coincidente col biennio 1578/79 e la terza conclusa tra il 1589 e il 1591. Il progetto, considerato opera di Vespasiano Gonzaga, fu realizzato con la consulenza di abili ingegneri ed esperti architetti militari. I lavori di edificazione furono diretti da Giovanni Pietro Bottaccio tra il 1558 e il 1584 e da Bassano Tussardi tra il 1584 e il 1600.La cinta muraria a forma di esagono irregolare con sei bastioni a cuneo innestati agli angoli (San Niccolò, Santa Maria, San Francesco, Sant’Elmo, San Giorgio e San Giovanni) e due porte maestre per l’accesso (Porta Vittoria e Porta Imperiale), tra loro opposte.

 

La porta Imperiale, edificata nel 1579 ed intitolata all’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, è inserita nella cortina delimitata dai bastioni Sant’Elmo e san Giorio. Essa è caratterizzata da una facciata composta da bugne lisce in marmo bianco e dal gande timpano neoclassico, che costituisce l’originale loggia. Del tutto simile a quella di Porta Vittoria.


Porta Vittoria

Fu realizzata nella prima fase di costruzione della cinta muraria, conclusasi nel 1567. Risulta volta a Occidente, verso l’allora Lombardia spagnola (verso Parma, Milano), e presenta una facciata liscia di mattoni a vista, scandita da quattro lesene in marmo bianco a bugnato (colonne parzialmente uscenti dalla parete, di solo effetto decorativo), nelle quali sono inserite tre aperture a volto, anch’esse profilate in marmo bugnato. Sull’ingresso principale una targa con epigrafe che cosi enuncia:

VESPASIANVS

SABLON(etae) MARCH(io)

ET CONDITOR

PORTAM HANC

BENE AVGVRATVS

VICTORIAM DIXIT

 

(Vespasiano Gonzaga, marchese e fondatore di Sabbioneta, elesse questa porta come fausto augurio di vittoria)