Phaung-daw-Oo
Questo è il sito religioso più sacro della zona meridionale dello stato Shan, le cinque statue antiche del budda sono rese quasi irriconoscibili dallo spesso strato di foglie d’oro che le ricoprono, applicate dai fedeli, rigorosamente uomini, perché alle donne non è concesso neppure avvicinarsi: loro possono soltanto acquistare le foglie per l’offerta e consegnarle agli addetti che provvedono ad applicarle.
Qui le famiglie portano i bambini per celebrare i passaggi previsti dal rituale dell’ordinazione per la sangha’, comunità monastica buddista. Durante la festa annuale le statue vengono portate in processione su una chiatta riccamente addobbata.
villaggio Inn-paw-khone
Tutte le case, costruite su palafitte, sono in teak. Entriamo a visitare alcuni laboratori: quello della tessitura dove l’abilità degli addetti permette di realizzare elaborati tessuti multicolori con semplici telai fatti con canne di bambù tenute insieme da corde; la lavorazione della seta è particolare perché i fili sottilissimi sono ricavati dal gambo del fiore di loto; alcune donne, tutte molto giovani, con una rapidità sorprendente arrotolano le foglie di tabacco per ottenere sigari: i cherats; altre persone, prevalentemente giovani, lavorano il legno per ottenere semplici oggetti di artigianato e utensili per la cucina.
La nostra barca
Qui ci sono anche le donne giraffa: portano sul collo una serie di anelli che non possono togliere mai, anzi, periodicamente ne aggiungono uno per allungare il collo. Se li togliessero morirebbero perché la testa cadrebbe non essendo più sorretta dagli anelli. Sono poche ormai le donne che seguono questa antica tradizione, forse più per folclore che per necessità.
Visita dei villaggi e rientro in Hotel
Villaggio Nam Pan
Fabbrica di sigari