Mandalay - navigazione sul fiume Ayeyarwaddy per raggiungere Mingun
Si tratta di un piccolo battello su due piani, riservato solo a noi. Lì ci attende una giovane coppia con un bimbo piccolo ed uno in arrivo. Questa per loro, oltre che mezzo di lavoro, è anche abitazione stabile. Il fiume è molto largo, la navigazione piacevole. Sull’acqua liscia incontriamo tante barche di pescatori e chiatte che trasportano merci. La terraferma è punteggiata da poveri villaggi le cui abitazioni sono in bambù o semplici tende.
Ciascuno ha le sue pagode e tanti stupa, per lo più dorati.
Mingun
Pagoda Sin Phyu Mae
Questa è una pagoda iniziata nel 1790 ma mai terminata.
Era destinata ad essere la più grande pagoda del mondo se il re non fosse morto prima del suo completamento. È una struttura enorme; resta solo una base quadrata di mattoni con i lati di 72 metri ciascuno. La terrazza inferiore raggiunge i 140 metri ma si presenta come un’enorme pila di mattoni. Il terremoto del 1838 ha gravemente danneggiato gli spigoli che presentano ampie spaccature.
Mingun
Il re Bodawpay, forse affetto da manie di grandezza, nel 1808 fece realizzare una campana gigantesca di bronzo del peso di 90 t; è alta circa quattro metri per oltre cinque diametro. E’ sollevata da terra per meno di un metro; è ritenuta la più grande campana sospesa e perfettamente integra del mondo.
Pagoda Khaung Mu Daw
La pagoda Sin-phyu-mae colpisce per le sue dimensioni, per la sua forma e perché è tutta bianca. Eretta nel 1816, questa pagoda di forma insolita è situata sulla cima del monte Meru, la montagna che, secondo la simbologia buddista, sorge al centro dell’universo. Fu fatta costruire dal nipote del solito re con manie di grandezza in memoria dell’adorata moglie, quasi un mausoleo.
