Galleria degli Uffizi
L’edificio che ospita la Galleria degli Uffizi fu costruito nel 1560 per volere di Cosimo I de’ Medici ed era destinato a ospitare gli uffici amministrativi e giuridici della città.
Venne realizzato su progetto del Vasari, che lo completò qualche anno dopo con l’aggiunta di un corridoio (il celebre Corridoio Vasariano) di collegamento con Palazzo Pitti, residenza della famiglia Medici.
La Galleria degli Uffizi fu progettata per esaltare la potenza della monarchia recentemente insediatasi a Palazzo Vecchio. Nel 1574 i lavori, non ancora ultimati, furono affidati da Francesco I, figlio di Cosimo il Vecchio, al Buontalenti.
I lavori furono quindi ultimati nel 1580 e l’anno successivo Francesco I decise di adibire la loggia all’ultimo piano a galleria personale e vi fece collocare la sua collezione di dipinti quattrocenteschi, cammei, pietre, oreficeria, statue, bronzetti, miniature, strumenti scientifici e rarità naturalistiche.
Da questo momento l’edificio degli Uffizi subì ampliamenti e sistemazioni architettoniche in ragione della sua nuova funzione di galleria d’arte.
Sempre su progetto del Buontalenti furono costruiti il Teatro Mediceo e la Tribuna.
Tra ‘500 e ‘600 furono realizzate la Sala delle Carte Geografiche, dedicata alle mappe dei domini di Firenze, Siena e Isola d’Elba, e lo Stanzino delle Matematiche, che conservava strumenti scientifici molto innovativi per l’epoca.
Nel 1588 la Galleria degli Uffizi si arricchì con la presenza dell’officina dell’Opificio delle Pietre Dure, eccellenza nella lavorazione della pietra a Firenze.
Fu poi Vittoria della Rovere, moglie del Granduca Francesco III e ultima discendente dei duchi d’Urbino, ad arricchire la Galleria degli Uffizi di splendide opere d’arte di Tiziano, Piero della Francesca, Raffaello, Federico Barocci e altri.
Alle collezioni di Cosimo III si devono alcune fra le acquisizioni più importanti della Galleria, come dei bellissimi quadri fiamminghi di Rubens e la Venere Medici, rarissima scultura originale greca.
Nella particolare collocazione della Fonderia (Farmacia) si concentrarono negli anni le opere che destavano la curiosità della casa regnante e degli intellettuali del Rinascimento, come mummie e animali imbalsamati.
Con la fine della dinastia Medici la Galleria degli Uffizi mantenne la sua integrità grazie al lascito dell’ultima erede alla famiglia Lorena, vincolato al fatto che tutta la collezione rimanesse intatta e nella città di Firenze.
Furono i Lorena ad aprire la Galleria al pubblico nel 1769 e a riordinare le collezioni secondo criteri illuministi, separando cioè le opere d’arte dalle arti minori. Furono perciò spostate altrove l’armeria, le maioliche e gli strumenti scientifici e la Galleria da allora in poi privilegiò opere di livello europeo con l’acquisizione ad esempio di quadri di Tiziano, Giorgione, Dürer.
L’Ottocento fu il secolo in cui la Galleria degli Uffizi si fregiò delle sculture di personaggi illustri collocate nelle nicchie sotto il loggiato. Alcune di queste furono realizzate da Giovanni Dupré.
Fu nel secolo scorso che gli Uffizi si caratterizzarono sempre più come galleria di dipinti, con lo spostamento di molte delle sculture ad altre sedi e l’acquisizione di collezioni di chiese e istituti religiosi.
Arte Romana
Baccio Bandinelli
Dipinti
Leonardo da Vinci
Michelangelo Buonarroti
Raffaello Sanzio
Alessandro Filipepi detto BOTTICELLI
Filippino Lippi
Giotto
Beato Angelico ( Fra Giovanni da Fiesole)
Cima da Conegliano
Gaddi Agnolo
Gentile da Fabriano
Giovanni Bellini
Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta
Lorenzo di Credi
Cimabue
Cosimo Rosselli
Bartolomeo della Porta
Adorazione del Bambino, Presentazione al tempio (recto), Arcangelo Gabriele, Vergine Annunciata (verso) "Tabernacolo del Pugliese" - olio su tavola - 1499/1497 circa
Francesco Botticini
Francesco Raibolini detto il Francia
Gaddi Agnolo
Gerard David
Ghiralandaio
Gian Pietro Rizzi detto Giampietrino
Giotto di Stefano detto Giottino
Giovanni di Jacopo di Guido detto Giovanni da Milano
I Santi Caterina e Lucia, Stefano e Lorenzo, Giovanni Battista e Luca, Pietro e Benedetto, Jacopo Maggiore e Gregorio, storia della Creazione (nei tondi), Cori delle Vergini, dei Martiri, degli Apostoli, dei Patriarchi, dei Profeti (nella predella)
tempera su tavola - 1360/1365
Giovanni Dal Ponte
Giovanni Di Paolo