Istanbul - Gita sul Bosforo - prima parte

Iniziamo la gita turistica col battello sul Bosforo partendo dal terminal dei traghetti nel quartiere Eminonu.

 

 

Osserviamo la zona occidentale del bosforo, ossia quella europea.


Moschea di Sulleymaniye

È uno degli esempi più belli dell’architettura turca.

Il complesso di questa moschea è costituito dalla scuola teologica, dall’ospizio, dall’imaret,  dal bagno dalla scuola e dalle botteghe e dai mausolei del sultano Solimano e di sua moglie Hurrem Sultan.

Fu costruita negli anni 1550/1557 su commissione del sultano Solimano il Legislatore.

Si trova nel quartiere Eminonu.


Quartiere Eminonu


La Torre antincendio di Beyazit

È una torre antincendio, alta 85 metri, situata nl cortile del campus principale dell’Università di Istanbul. Questa torre, in pietra, venne costruita nel 1828 in sostituzione di una torre in legno distrutta da un incendio. Attualmente è dotata di impianto di illuminazione per indicare le condizioni meteorologiche in diversi colori: rosso significa neve, blu tempo bello e sereno, verse pioggia, giallo nebbia.


Moschea di Nuruosmaniye

La costruzione di questa moschea ebbe inizio nel 1748. Il suo nome vuol dire Luce di Osman.

 

È in stile barocco europeo applicato all’architettura turca. Possiede una biblioteca ricca di manoscritti preziosi.



TopKapi nel quartiere di Sultanahmet









Moschea di Dolmabahce

Fu costruita in memoria di Bezmi Alem Valide Sultan, madre del sultano Abdulmecid.

Consiste in un ambiente interno quadrilatero coperto da una sola cupola. La decorazione venne realizzata ispirandosi allo stile impero francese.  Anche i minareti sono stati influenzati dallo stesso stile.


Nella piazza antistante la moschea si trova la torre dell’orologio. Questa venne costruita al tempo del sultano Abdulhamit II con blocchi di Pietra. È costituita da quattro piani che si restringono man mano che si sale verso l’alto. È uno dei migliori esempi dello stile artistico ecclettico del XIX secolo.


Palazzo Dolmabahce

Viene chiamata Dolmabahce la zona  che si trova all’inizio del Bosforo sulla sponda europea di Istanbul, tra Besiktas e Kabatas. Si sa che originariamente era una baia  dove i grandi ammiragli attraccavano le navi e iniziavano, con cerimonie tradizionali, le campagne militari navali. Qui, a partire del XV secolo, esistevano chioschi e castelli, ma col tempo la baia cominciò a trasformarsi in palude e si cominciò ad interrarla al tempo del sultano Ahmet I (1603/1617). Dopo aver completato le operazioni di colmata,  l’ampia area ottenuta venne chiamata Dolmabahce (Giardino di Colmata). Il sultano Abdulmecid fece abbattere qua e là i chioschi che facevano parte di questo palazzo costiero formato da edifici sparsi e fece costruire l’attuale Palazzo che è costituito da un edificio principale e dai suoi annessi. È qui che la maggior parte dei sultani vi pose la sede del regno.

Con l’abolizione del califfato, nel 1924, i palazzi imperiali divennero patrimonio pubblico.



Il Ponte dei Martiri del 15 luglio

Questo ponte venne completato nel 1973. È  lungo1.510 metri e largo 39 metri. 











La moschea di Ortaköy

La Grande moschea del Sultano Abdülme. Come si vede è situata sulle rive del Bosforo. Con la sua vista sul Bosforo e sul ponte, la moschea è una icona del quartiere di Ortaköy, dal quale prende il nome.












Fortezza della Rumelia

È una fortezza fatta costruire dal sultano Mehmet il Conquistatore per impedire l’arrivo di aiuti dal nord a Bisanzio che dominava il Bosforo.

Fu edificata con pietre fatte venire dalle cave che si trovavano in varie zone anatoliche e con il legname proveniente da Izmit e da Eraclea Pontina.

Nel 1452 la fortezza fu completata con la moschea, con la fontana, con la cisterna, con il deposito di viveri e delle munizioni e con le case di legno destinate ai soldati della guarnigione.

Tutto ciò per avere il pieno controllo del passaggio delle navi attraverso il Bosforo.

 

Dopo la conquista  di Istanbul  da parte del sultano Mehmet II le due fortezze della Rumelia e quella dell’Anatolia persero pian piano la loro importanza strategica.