Istanbul - TopKapi


Quando il sultano Mehmet conquistò Istanbul scelse una parte del foro Taurino (l’attuale piazza di Beyazit) come prima area del palazzo imperiale. Cinto con mura, fu costruito, come risulta dalle fonti,  il palazzo denominato palazzo vecchio (Sarayi Atik). Non c’è però traccia di questo palazzo  se non in certe carte e piante vecchie di Istanbul. Si pensa che i muri che circondano la sede dell’università siano i muri che circondavano il giardino del vecchio palazzo. Al posto della porta principale del palazzo, che si apriva verso l’esterno, si trova attualmente il portone d’ingresso all’università. Nel 1459, il sultano Maometto II, conquistatore di Costantinopoli, deciso a dismettere l'uso del palazzo imperiale bizantino nel quale aveva posto la propria dimora, ordinò la costruzione di una nuova residenza imperiale ottomana sul promontorio che separava il Corno d'Oro dal Mar di Marmara. Venne chiamata Palazzo di Topkapi. Questo nuovo palazzo era circondato da mura lunghe circa 1400 metri. Erano chiamate mura imperiali. Queste opere di fortificazione che si univano a quelle bizantine costeggianti il mare  sulle rive del Corno d’oro e del Mar di Marmara furono rafforzate con 28 torri. L’ingresso principale di esse è la porta imperiale (Bab Humayun). Le costruzioni iniziarono negli anni 1472/1478 e continuarono fino alla metà del XIX secolo. Il palazzo di Topkapi è costruito su un area di 699.000 metri quadrati ed è costituito dal palazzo imperiale, dal chiosco, dagli uffici amministrativi dello Stato, dalle camerate, da edifici destinati ai dipendenti del palazzo, dalla moschea, dalla biblioteca e da una grandiosa cucina. Dal 1924 venne trasformato in museo.

Il primo cortile viene chiamato anche Piazza delle Cerimonie. Attraverso una stradina che corre a destra tra l’ufficio delle finanze e a sinistra l’arsenale interno (Chiesa di Sant’Irene), viene raggiunta la Porta Mediana (Orta Kapi) con torri che è la Porta del Saluto (Bab-us Selam).

Il secondo cortile a cui si accede per questa porta è il punto d’inizio del limite vero e proprio del Palazzo Nuovo (Yeni Saray). A destra si trova il focolare delle cucine, dormitori per cuochi, bagni turchi, moschea, ufficio del maggiordomo e deposito di olii. A sinistra una stradina con rampa porta alla scuderia imperiale (corsie degli alabardieri), al deposito dei frumenti ed alla Moschea fatta costruire da Besr Aga. Alla fine dei porticati che si trovano sempre sul lato sinistro del cortile c’è un edificio a due cupole detto Kubbealti dove si riunivano i visirs sotto la direzione del gran visir. Dietro questo edificio  c’è un’altra torre quadrilatera che è quella di sorveglianza del palazzo. Attraverso una porta che c’è accanto al Kubbealti si passa nell’Harem. Sul lato destro del Kubbealti si trova  l’ufficio delle finanze.

 



La Fontana di Ahmed III

È un chiosco-fontana realizzato in stile ottomano rococò. È  ubicato nella grande piazza di fronte all’ingresso principale del Palazzo TopKapi.

 

Fu costruito durante il regno del sultano ottomano Ahmed III, nel 1728.




Cancello imperiale (bab-i Humayun)

Questo cancello, detto anche Cancello del Sultano, costituiva l’ingresso ufficiale del monarca. Venne realizzato nel 1478 ed ornato di marmi nel XIX secolo.

L’archivolto centrale, ornato alla sommità da applicazioni calligrafiche dorate, immette in un passaggio voltato.  

 



Siamo nel primo cortile circondato da alte mura. Questo cortile, circondato da alte mura, fungeva da parco recintato.

 

Questo cortile era anche noto come Cortile dei Giannizzeri o Cortile delle parate, poiché al tempo dell’impero veniva attraversato da ufficiali in alta uniforme. 


Porta del Saluto

Questa porta, detta anche Porta Mediana, è una struttura fortificata con merli e due torrioni ottagonali laterali. La porta è riccamente decorata con iscrizioni religiose e monogrammi dei Sultani. Ai tempi dell’impero  era consentito attraversarla a cavallo solo al sultano, chiunque altro sarebbe dovuto smontare da cavallo.






Il Cancello di Mezzo che immette nel Secondo cortile è detto anche Cortile/Piazza del Consiglio.

 

Sul cortile si affacciano l'ex ospedale del palazzo, la panetteria, i quartieri per i giannizzeri, le scuderie, l'harem ed il Consiglio a nord e le cucine a sud. Al tempo dell'Impero era utilizzato come luogo di riunione per cortigiani. Il sultano era invece solito utilizzarlo per ricevere dignitari stranieri, assiso sul trono di Bayram.


A destra della porta, internamente al cortile, si trova la cosiddetta "Fontana dell'Esecutore", dove, secondo una tradizione, il boia di corte lavava le mani e la spada dopo aver decapitato un condannato.




Il Divano

Il Consiglio Imperiale Ottomano, noto in Italiano come Divano o Gran Divano, si riunivano in questo edificio dedicato,  posto nel Secondo Cortile, accanto al Cancello della Felicità. La prima struttura, un edificio porticato in legno noto come Divanhane, venne eretta per ordine di Maometto II.

Solimano il Magnifico affidò, all'architetto Alaüddin, la costruzione dell’attuale edificio consigliare in pietra, il Kubbealtı (letteralmente "Sotto la Cupola"), mentre il Divanhane veniva riqualificato come moschea dei consiglieri.

 

Accedendo dal cortile, si passa per la veranda in pilastri di porfiro e marmo in stile ottomano "classico" sorreggenti un soffitto ligneo bianco e verde decorato d'oro sino ad un androne di assetto decorativo rococò chiuso da griglie traforate. All'interno, l'edificio consiste in tre stanze comunicanti: il "Kubbealtı" vero e proprio è la prima sala, usata dal Divano per le riunioni e le attività pubbliche; la seconda sala era la Segreteria Imperiale e la terza sala ("Defterhāne") era l'archivio. 






Il Cancello della Felicità

Questo venne costruito da Maometto II e massicciamente ristrutturato da Mustafa III. A quest’ultimo si deve l'attuale assetto in stile rococò. È una struttura sontuosamente decorata (gli stilemi figurativi comprendono versetti del Corano e tughra dei sultani sulla volta d'ingresso), ornata da una cupola sorretta da pilastri di marmo, il cui compito è simboleggiare la presenza fisica del sultano all'interno del complesso. Il soffitto è parzialmente decorato da dipinti e sorregge una sfera dorata pendente.



Al Terzo cortile si accede varcando il Cancello della Felicità ed è il primo dei comparti più squisitamente privati del complesso palaziale, il cosiddetto Enderûn, alla cui gestione era preposto uno specifico ufficiale, il Kapi Agha o Capo degli eunuchi bianchi. Il cortile consta di un giardino circondato dalla Tesoreria Interna, dall’Harem (all'interno del quale solevano risiedere i sultani), dalla Libreria di Ahmed III e dalla cosiddetta "Camera Privata" ospitante le Sacre Reliquie del Profeta. 


Visitiamo ora il maestoso Harem, ove abitava il sultano, composto da trecento stanze, otto bagni, quattro cucine, due moschee, sei cantine, una piscina e un’infermeria. Qui alloggiavano circa mille donne, tra cui la regina madre, le concubine favorite del sultano, le domestiche, le nutrici, le sarte, le musiciste, le danzatrici e le schiave. Il palazzo era  sorvegliate dalla figura degli eunuchi, gli unici uomini oltre al sovrano ammessi in questa parte del palazzo.

 

La Regina Madre (Valide Sultan), cioè la madre del Sultano, era la massima responsabile dell’Harem.


Sala della Fontana delle Abluzioni

Questa Sala, altrimenti nota come Divano con Fontana, era nota per essere una sala d'ingresso all'Harem ed era sorvegliata dagli Eunuchi dell'Harem.





Ingresso principale dell'Harem

L'ingresso principale dell'Harem separava l'Harem dal Cortile degli Eunuchi. 




Cortile delle Consorti del Sultano e delle Concubine


Stanze della Regina Madre



Ingresso alle sale del Sultano


Sala Imperiale

Con la cupola più grande del palazzo, la Sala Imperiale fungeva da sala di ricevimento ufficiale del Sultano e da luogo di intrattenimento per l'Harem. Il trono del Sultano si trova in questa sala. Le gallerie erano occupate dalle consorti del Sultano, guidate dalla Regina Madre. C'è anche una porta segreta dietro uno specchio che consentiva al Sultano un passaggio sicuro.







Il Cortile delle Favorite

Affacciato su un'enorme piscina accanto al Giardino dei Bossi, si trova il Cortile dei Favoriti, che è anche l'ultima sezione dell'Harem. Fu ampliato con l'aggiunta degli appartamenti dell'Intervallo e dei Favoriti nel XVIII secolo. Quando una delle favorite rimaneva incinta, assumeva il titolo di consorte ufficiale del Sultano.


Chiosco/Appartamenti gemelli del Principe ereditario

Questo immobile del principe ereditario è costituito da due camere private gemelle, sebbene costruite in tempi diversi. Il principe ereditario insieme ad altri principi vivevano qui in isolamento per scopi di formazione, fino a raggiungere l'età adulta. 



Passaggio delle concubine



Struttura ove ha sede il museo


La Camera delle Udienze

Si tratta di un chiosco circondato da un colonnato sorreggente un largo cornicione. La camera interna ha il soffitto verniciato di blu oltremarino decorato da stelle d'oro, mentre i muri sono decorati da piastrelle turchesi, blu e bianche. Il pavimento era riccamente coperto di tappeti e cuscini.



Il Palazzo ove ha sede il Tesoro



Le Cucine

Uno dei luoghi più interessanti del palazzo sono, curiosamente, le sue enormi cucine. Pentole grandissime, giganteschi camini dove potevano prepararsi piatti per più di 5000 persone, dal sultano ai bambini. Attualmente ospita un'interessante collezione di porcellana cinese.